28 / / 08 / / 2005
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All about future
21 / / 08 / / 2005
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IDENTITÀ POSTFOLCLORISTICHE
Nel mondo post-elettronico della globalizzazione, dove l’immaginazione è diventata un fatto quotidiano e collettivo, che muove verso espressione, autoproduzione e creatività, desideri e paesaggi interiori si insinuano nella metropoli disegnando percorsi che riformulano la relazione tra sradicamento e località
20 / / 08 / / 2005
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IL MONDO IN BOTTIGLIA
Il mondo è tutto qui, in un riassunto concentrato di immagini verosimili da consumare. La geografia è una metafora infantile della compressione spazio temporale dell’era postfordista, un restringimento del nostro spazio simbolico in nome della globalità, che si riconosce in un unico paradigma: il mercato e il modello culturale che lo legittima. La “disneyficazione del […]
02 / / 08 / / 2005
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IL MODERNO GLOBALE
La crisi dello stato-nazione, o come osserva Arjun Appadurai il venir meno del trattino che li univa, comporta l’indebolimento della “presunta integrità e unità raggiunte dalla società dello stato-nazione”, tanto che il vuoto che si apre nel sociale pare venir colmato dalla cultura
25 / / 07 / / 2005
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POST TURISMO
Tra gli epifenomeni della globalizzazione incontriamo il turismo di massa, che può essere interpretato secondo differenti chiavi di lettura, pur rimanendo una delle manifestazioni privilegiate del consumismo postmoderno e del tipo di soggettività che plasma. Consumo di luoghi, ma anche di culture. Il turismo internazionale pur essendo un’eredità dell’epoca moderna, oggi appare come il prodotto […]
15 / / 07 / / 2005
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ROUTES VERSUS ROOTS
La globalizzazione è una forma di neocolonialismo che, anziché esercitare un dominio politico sui territori ne sfrutta e cannibalizza le risorse. Piuttosto che inventare alterità da governare, frantuma e divide le società sulla base della costruzione di un divario economico e culturale legato all’accesso
04 / / 07 / / 2005
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IL MEDESIMO CHE CAMBIA
Così come l’ha definito Paul Gilroy in Black Atlantic è il processo di estraniazione che dimostra la condizione diasporica interna alle diaspore stesse che disgregano la visione della Storia ufficiale non solo in qualità di corpus coeso, ma anche attraverso soggettività specifiche
21 / / 05 / / 2005
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RESISTERE ALL’ASSIMILAZIONE
L’incontro tra moderno e globale, nelle società più avanzate, determina una maggiore complessità nelle dinamiche che portano alla formazione delle differenze culturali che, non più riconducibili a quelle etniche, di genere, economico-sociali o a subculture particolari, si pongono come trame di relazioni e reticoli di interessi che legittimano inclusione ed esclusione in ambito globale e locale, e reciprocità nei processi di identificazione
18 / / 05 / / 2005
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SOPRAVVIVERE ALLA TARDA MODERNITÀ
La ristrutturazione produttiva avviata dal tardo capitalismo e la convergenza tra economia, cultura, comunicazione e tecnologia determinano non solo l'incremento della complessità dei rapporti planetari tra le varie società: moderne, in via di modernizzazione, misto-moderne o pre-moderne, ma anche la polarizzazione di mondi di vita e lo scardinamento delle appartenenze territoriali e dei meccanismi di riproduzione sociale moderni, tradizionali e locali
05 / / 05 / / 2005
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UN PUNTO SULLA MODERNITÀ
Si tratta del mondo a frammenti di cui parla Clifford Geertz, in cui soggetti fragili e orfani di certezze, affascinati dall’immaterialità e dal privilegio dell’accesso, inciampano nei ricordi e nelle rovine delle “magnifiche sorti progressive” e s’imbattono in una realtà porosa in cui algide presenze e brucianti assenze si combinano e competono, sopravvivono e partecipano, entrano in conflitto
30 / / 04 / / 2005
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TURISMO DA CARTOLINA
L’aura dei luoghi sprigiona dalle loro immagini, da quel corredo di rappresentazioni che fanno parte non solo della geografia individuale di ciascuno di noi, ma anche dello spazio simbolico che ci circonda. E il viaggio comincia nelle società di partenza, dove i turisti impalcano i loro sogni, sullo sfondo di un altrove sui cui convergono racconti del passato, del presente e desideri latenti dell’immaginario collettivo
28 / / 04 / / 2005
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SIAMO TUTTI BRICOLEUR
È la modernità che va in frantumi. La solidità che si polverizza e cambia di stato nelle reti. È la difficile coesistenza di flussi e fratture, poiché il processo di alterazione della materia è complesso; è una questione di urti, temperature, tagli, innesti, suture, vischiosità: incontro tra artificialità, naturalità, spazio e società. Così il passaggio da una configurazione stabile, leggibile, trasparente a una disordinata, caotica, opaca, ricombinante è possibile solo attraverso una caduta
12 / / 04 / / 2005
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Tropical Islands
Lo sviluppo di una rinnovata cultura ecologista, alimentato da un lato, da un latente senso di colpa per gli sconvolgimenti ambientali prodotti dalla trasformazione di tutti i territori in metropoli, e dall’altro, dalla fascinazione per percorsi di sviluppo alternativi, indotti dalla diffusione delle filosofie orientali, ha promosso il recente sviluppo dell’ecoturismo
18 / / 03 / / 2005
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NATURA DOMESTICA
Se si accetta la definizione di “spazio come prodotto-produttore della società”, le conseguenze non sono di poco conto. Quelli che sono stati gli spazi istituiti dalla modernità vengono compresi nello spazio postmoderno. Lo spazio della Natura, teatro esterno, e lo spazio della mente, teatro interiore, subiscono un radicale rivolgimento
05 / / 03 / / 2005
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NATURA, NATURE
Che rapporto esiste tra mondo e téchne? Si domanda Tomás Maldonado. Quale legame sottostà a queste due nozioni? Ha senso considerarle separatamente come vuole la tradizionale impostazione dualista, oppure possiamo leggere la téchne come uno degli elementi fondamentali e insostituibili del mondo?
16 / / 02 / / 2005
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