23 / / 10 / / 2021
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All about video culture
21 / / 10 / / 2021
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PASSING
Vivere tra due mondi. Oggi sembra la normalità. Un'eventualità da esaltare, rendere ancora più plurale. Le frizioni ci inebriano, i contrasti ci seducono, la monodimensionalità appare come il più temibile dei mali. La non scelta, la possibilità di abitare transitando, non senza gerarchie o sofferenze, è una condizione esistenziale da cui spesso abbiamo imparato a trarre il meglio. Ed è passato circa un secolo, da quei ruggenti anni Venti del Novecento, tempo anche di Proibizionismo, che sono il retroterra culturale e il tempo storico di Passing, esordio alla regia dell'attrice Rebecca Hall
08 / / 10 / / 2021
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BLUSH
Un viaggio personale di guarigione, potremmo definire il cortometraggio di esordio di animazione dello story artist Joe Mateo, dal 1 ottobre su Apple Tv+. La storia di un astronauta solitario, con la passione per la coltivazione delle piante, che in seguito ad un atterraggio di fortuna su un inospitale pianeta nano, si ritrova inaspettatamente a fare la conoscenza di una visitatrice aliena. Un racconto d'amore e di perdita, a cui fa da specchio la vita reale, che ci tiene aggrappati grazie a un'inesauribile bisogno di speranza. La nostra intervista
16 / / 09 / / 2021
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DUNE
Grande attesa a Venezia 78, dove è stato presentato fuori concorso, e anche in sala, da oggi, per l'uscita di Dune, la prova epocale di Denis Villeneuve, chiamato a confrontarsi col romanzo fantascientifico di Frank Herbert, dopo i tentativi parzialmente o completamente “falliti” di David Lynch e Alejandro Jodorowsky. Quest'ultimo in particolare non è mai riuscito a portarlo sullo schermo, ma il suo sforzo immaginativo è entrato nel mito e nella leggenda
12 / / 09 / / 2021
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SCENES FROM A MARRIAGE
Non è facile comprendere la motivazione che ha spinto Hagai Levi ad accettare la proposta di Daniel Bergman di proporre una nuova versione del capolavoro del padre Scene da un matrimonio, originariamente pensato nel 1973 per la televisione, e diviso in sei parti, episodi o scene, come preferiamo chiamarli, a seconda della nostra focalizzazione sull'aspetto seriale o teatrale. Se più volte lo sceneggiatore, regista e produttore israeliano ha dichiarato l'influenza dell'opera in questione del maestro svedese sul proprio lavoro, ciò non basta per raccogliere la sfida e provare ad attualizzare la storia di una coppia costretta ad affrontare la crisi del proprio matrimonio, all'interno di un contesto storico e ambientale di grande trasformazione
11 / / 09 / / 2021
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L’ÉVÉNEMENT
Il “fallimento” del cinema al femminile, in questo periodo storico di opportunità meritate e indulgenze dovute, quest'anno ha un titolo: L'Événement, della regista francese di origini libanesi Audrey Diwan, che a Venezia 78 presenta in concorso una dramma sull'aborto clandestino, rifacendosi al romanzo autobiografico di Annie Ernaux. Può sembrare un incipit molto forte per un film che si dice abbia fatto “piangere i giornalisti” e profondamente provato, anche fisicamente, il pubblico in sala, ma il merito di queste eccessive escandescenze non va certamente alla regista, che lo sviluppa come un'abusata storia di emancipazione, tutta ideologia e, guizzo fuori dal comune, con una sensibilità body horror, se così si vuole definire la scelta di rendere concreto, carnale, visibile l'aborto, bensì purtroppo alla novità del tema, alla sua sommaria trattazione fino ad oggi sullo schermo
10 / / 09 / / 2021
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SUNDOWN
C'è un uomo sulla spiaggia che assiste a un omicidio senza un battito di ciglia. È un uomo rassegnato, annoiato, finito. Il suo passo è stanco, le palpebre pesanti, la schiena ricurva. Quando il sole tramonta sull'esistenza è come se il nostro corpo cambiasse stato. Molle è l'aggettivo che meglio descrive quella rilassatezza data dall'assenza di speranza. Non c'è tumulto nell'animo per colui che si trascina spegnendosi come una fiammella. Eppure c'è in questo personaggio, portato sullo schermo da Tim Roth, qualcosa di straordinariamente vitale
07 / / 09 / / 2021
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THE LOST DAUGHTER
Ci sono temi che rappresentano dei tabù. Sarà per questo che solo ora sentiamo il bisogno di esplorarli sul grande schermo? Se ci siamo abituati col tempo, non senza ferite, a padri assenti, violenti, bugiardi, incapaci di relazionarsi con i figli e di esprimere le proprie emozioni (in realtà non si è scavato abbastanza anche nella loro identità e nel loro sentire), decisamente maggiore è stata la reticenza nell'indagare la maternità, da un punto di vista femminista e femminile. Che cosa significa essere madre?
07 / / 09 / / 2021
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THE CARD COUNTER
Partiamo da un presupposto: per apprezzare pienamente il cinema di Paul Schrader bisogna essere sulla sua lunghezza d’onda. Esistono il Bene e il Male, due grandezze che oltrepassano l’essere umano, ma tra cui quest’ultimo si dibatte, nella speranza di salvarsi. C’è un contesto storico e culturale, gli anni Settanta (compresa la seconda metà dei Sessanta) […]
07 / / 09 / / 2021
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THE POWER OF THE DOG
C'è un po' della Blanche DuBois di Tennessee Williams, del suo delirio e del suo rapporto, caratterizzato dalla repressione sessuale, con Stanley Kowalski, in Rose; un po' dello stato di abbandono e di isolamento di Una moglie di Cassavetes; c'è un'aura maledetta e decadente che richiama il Dorian Gray di Oscar Wilde in Peter; c'è quella psicosi sessuale con cui si guarda alla figura del cowboy nella fortunata serie I Love Dick, (ma spogliata di quella leggerezza) e l'omoerotismo tra cowboy, anche in questo caso in parte represso, di Brokeback Mountain nel rapporto tra Phil e il giovane Peter
26 / / 08 / / 2021
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IL LEGIONARIO
Casa, famiglia e identità. Tre temi che si intrecciano ed entrano in contrasto nel primo lungometraggio di Hleb Papou, regista di origini bielorusse, oggi italiano, presentato nella sezione Cineasti del Presente a Locarno 74. Con uno sguardo fuori dal coro viene affrontato il discorso dell'emergenza abitativa, a partire da una storia che vede opporsi due fratelli, immigrati di seconda generazione, africani, che hanno scelto strade diametralmente opposte di integrazione
21 / / 08 / / 2021
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I GIGANTI
Che cosa portiamo con noi quando intraprendiamo la strada dell'abisso? Sappiamo dove stiamo andando mentre ci riuniamo per darci conforto e distrazione? Aleggia, non del tutto inatteso, uno spettro nel film di Bonifacio Angius, presentato alla 74esima edizione del Festival di Locarno
16 / / 07 / / 2021
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ORANGES SANGUINES
Senza dubbio una scoperta di quelle capaci di toccare tutte le corde emotive, di tirare fuori istinti e pulsioni, di parteggiare per la cattiveria, la vendetta, la brutalità e addirittura la tortura, perché si sa, almeno una volta nella vita, a tutti è data l'occasione per diventare dei mostri
15 / / 07 / / 2021
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IL GINOCCHIO DI AHED
Un cinema di pancia, sincopato e rabbioso è quello che ci propone l'autore israeliano Nadav Lapid, in concorso alla 74esima edizione del Festival di Cannes. Un film nel film, o meglio la storia di un regista Y, in cerca di finanziamenti per il suo nuovo progetto audiovisivo dedicato all'attivista palestinese Ahed Tamimi
11 / / 07 / / 2021
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FLAG DAY
È certamente il tempo dei personaggi non solo antieroici ma apertamente perdenti. La crisi che mettono in scena è quella della società che li ha generati o all'interno della quale non riescono a integrarsi. Anche la figura del rapinatore o del falsario, decadente ma pur sempre ammantata di fascino e ambiguità, viene disarcionata
10 / / 07 / / 2021
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THE WORST PERSON IN THE WORLD
Se il cinema è rispecchiamento saranno felici tutte le giovani donne millennial, la loro (la nostra) brama di personaggi femminili sfaccettati, incerti, liberi, femministi ma non troppo, quel tanto che basta per restare immancabilmente “forever young”, fortunate con gli uomini ma incapaci realmente di amare, perché troppo occupate a capire da che parte siano girate ma soprattutto spinte dagli eventi a crescere, maturare e trovare (forse) la propria strada un po' più in là, con gli anni, e poi capaci di arrendersi inevitabilmente al destino: vivere sole
08 / / 07 / / 2021
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JANE PAR CHARLOTTE
Nel documentario, presentato in anteprima alla 74esima edizione del Festival di Cannes, sulla madre che non è e non vuole essere la storia di un'icona e che nel titolo ricorda il celebre Jane B. di Agnès Varda, già sintomatico tentativo di decostruzione della star e del suo corpo, la frattura di questa relazione e la voglia di esplorarla
14 / / 01 / / 2021
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