Rossetto rosso perfetto, dello stesso colore del guanto di rete che indossa nella mano destra. Sostiene di non essere particolarmente amata e lo dice sul serio. Ma si capisce subito che le piace la mise-en scéne, o comunque provocare, per puro divertimento. Alla domanda:“Se fossi una star, chi vorresti essere?”, risponde: “Alan Partridge”. Polly-Louisa Salmon, questo è il vero nome di GFOTY, svela poco, ma comunica tanto. Le piacciono Celine Dion, gli Scooter e R. Kelly. Se proprio vogliamo usare una definizione, c’è il nightcore nel suo immaginario. Questa sorta di happy hardcore, stracolmo di bubblegum bass, voci pitchate alte e ritmi accelerati, dove visibili sono le tracce dell’Eurodance. Dopo il suo show ai Magazzini Generali per Club To Club Milano, l’abbiamo incontrata per due chiacchiere, finite in molte risate.

GOFTY dovrebbe essere la portavoce della Tumblr Generation e di quella cultura digitale, “accelerazionista”, che viene associata a PC Music, l’etichetta inglese, responsabile di una nuova e interessante commistione tra musica dance-elettronica e pop. Ma GFOTY è un’istrionica contraddizione vivente che non rientra in alcuna etichetta. È la finta bionda che non ama internet e poi ricava il suo stage name dal blog che curava da adolescente, che afferma di non aver subito influenze e poi cita alcune chicche dell’Eurodance Anni Novanta, che nel suo futuro sarà una donna meravigliosa e poi inizia a urlare a squarciagola. Insomma, assolutamente straordinaria.

V: Hey GFOTY, benvenuta a Milano. Raccontaci un po’ di te, com’è cominciato tutto?

G: Nel 2010 tenevo un blog che si chiamava GFOTY e un magazine mi ha scovata online e mi ha chiesto di scrivere per loro. Però sono finita ad occuparmi di cose che trovavo noiose, come la moda. Successivamente un amico mi ha detto che GFOTY, era un nome fantastico. Ha ascoltato le mie canzoni ed è diventato il mio stage name.

V: Quando hai incontrato A.G.Cook e sei entrata a far parte di PC Music?

G: Conosco Alex da quando avevo undici anni, ma GFOTY esisteva prima di PC Music. Non ho cominciato con la label, mi ci sono unita successivamente. Alex è un ragazzo molto intelligente e uno dei miei più cari amici, per questo ho deciso di lavorare con lui.

V: Se la musica che fai è antecedente all’etichetta, allora deve rappresentare la tua generazione. Giusto?

G: Sì esattamente, rappresenta me. Soprattutto da un punto di vista di suono. Voglio dire: io amo il nightcore, amo gli Scooter, voglio fare musica che mi piaccia. PC Music come marchio non significa qualcosa a cui aspirare, io voglio fare la mia musica. Tutti quelli che sono dentro all’etichetta fanno la musica che gli piace, nessuno cerca di essere PC Music. Siamo ciò che siamo. Per fare parte di PC Music non è necessario cambiare identità.

V: Cosa vuoi comunicare con la tua musica?

G: Assolutamente niente, a nessuno. Se mi amano, mi amano; se mi odiano, mi odiano. Ma più frequentemente mi odiano. Non mi interessa questo aspetto.


V: Perchè i tuoi suoni sono così candy, zuccherosi, gioiosi?

G: Non voglio essere associata a suoni candy. No no, io odio le caramelle a me piace la cioccolata. Io voglio essere strong, essere associata a cose forti. Ci sono volte in cui urlo tutto il tempo. Vado a fasi. Quando sono triste, faccio pezzi tristi come Celine Dion. Poi magari ascolto gli Scooter che sono la mia band preferita.

V: Cosa ascoltavi quand’eri più giovane?

G: Le stesse cose. Mi piacevano i Sex on the Beach, i Vengaboys: quella è la mia atmosfera. Mi sono presa via per gli Scooter, già nel ’98. Però non subisco l’influenza di nessuno.

V: Veramente di nessuno?

G: Amo gli Scooter, Celine Dion, R. Kelly, i Pantera, i Suicidal Tendencies, i Pixies. Voglio dire, mi piace della musica, ma non ho subito influenze. Niente suona come la mia musica. Non baserò mai il mio stile su nessuno, perchè voglio semplicemente essere me stessa. Non ho mai detto, ascoltando qualcosa, voglio che la mia musica suoni così. Vado però a periodi, se ascolto qualcosa che mi piace mi torna in mente quindi finisce nei miei mix in qualche modo.

V: Pensi che GFTOY guardi nostalgicamente agli Anni Novanta?

G: No, assolutamente no. Detesto la nostalgia. È piacevole guardarsi indietro, ricordarsi del passato, ma è un aspetto che vivo esclusivamente sul momento. Non c’è l’esigenza di riportarlo in vita. È un po’ Tumblr, io non amo Tumblr.

V: Non ti piace Tumblr?

G: No, per niente.

V: É strano perchè è il tipico social della tua generazione.

G: No, per me Tumblr è come Pinterest. E Pinterest è come Mumblr, il Tumblr per le mammine. Non mi fa impazzire, ma io non amo molto internet. Devo sforzarmi per andarci.

V: È abbastanza incredibile perchè tu come tutta PC Music siete associati a internet e al digitale.

G: Lo so, lo so. Ma a me non interessano tutte queste etichette. Ci sono cose più divertenti nella vita reale. Alcuni giorni fa per esempio ho suonato ad Amburgo. E ho passato tutto il giorno a fare foto, ma questo non significa essere interessati alla tecnologia o al digitale, ma semplicemente aver vissuto dei bei momenti.


V: Quindi GFOTY è una persona reale o un personaggio di finzione?

G: Sono una persona reale. Anche se GFOTY è GFOTY, non è Polly-Louisa Salmon.

V: Certamente, però un personaggio che potesse incuriosire il pubblico l’hai creato, no?

G: Penso che Polly-Louisa Salmon sia una persona molto più interessante di GFOTY. Voglio dire GFOTY è: fai sesso con un ragazzo, guadagna un po’ di soldi, mangia un po’ di sushi.

V: Chiaro. Però perchè hai scelto di caratterizzarla in questo modo?

G: Io non ho scelto niente, è semplicemente successo.

V: Dai non ci credo che non hai un immaginario per GFOTY. Io me lo vedo come un mix di H&M, Gossip Girl e Keeping Up with the Kardashians. Tutte quelle cose che fai quando hai tempo da perdere. Fantastico!

G: Sì sì, adoro Gossip Girl e anche i Kardashians. Kylie Jenner vuole essere me. Voglio dire Starbucks è roba mia. Poi aspetta, cos’altro hai citato? H&M? No no, H&M no. Io indosso quello che mi va. Sono semplicemente me stessa. Quello che conta è essere favolosa. Affascinare tutti.


V: Se diventassi una pop star, chi vorresti essere?

G: Non credo che diventerò mai una star. Le persone non mi amano così tanto. Ma se lo diventassi vorrei essere Alan Partridge. Ma no, in realtà io voglio essere GFOTY. Comunque, non voglio essere ricca e infelice, preferisco essere povera ma felice.

V: Pensi di piacere alle persone?

G: No, le persone non mi amano, mi odiano. Le persone che mi amano, sono incredibili, mi amano perchè sono fantastica ovviamente. Però per esempio i tedeschi mi odiano.

V: Perchè pensi di essere odiata?

G: Perchè le persone mi guardano e dicono cosa cazzo è sta merda. Non so, io sono una brutta persona. Anzi no: io sono una ragazza meravigliosa, con una voce pazzesca e un corpo fantastico, per cui morire.

V: Se potessi suonare con qualcuno, chi sceglieresti?

G: Gli Scooter. Io amo gli Scooter.

 

clubtoclub.it