Un’estetica sofisticata che privilegia colori classici e forme proporzionate. Christophe Lemaire, dopo le esperienze a Lacoste e ad Hermès, insieme alla compagna Sarah-Linh Tran ha dato vita a un marchio in cui eleganza e funzionalità sono in perfetta armonia. Come lo definiscono loro: “Femminile, con capi che vorresti nel tuo guardaroba per sempre, che possono essere passati da madre in figlia”, per una donna emancipata e non convenzionale. Lo stile non riguarda la superficie, è un linguaggio e una relazione, prima di tutto con se stessi. Occorre conoscersi a fondo per imparare ad indossare capi che facciano sentire a proprio agio. Da qui la resistenza nei confronti delle tendenze, non tanto quelle di lungo periodo che indicano una reale trasformazione, ma quelle rapide che impongono una tirannia da parte del mercato. Un inno alla qualità della vita e allo stesso tempo una visione della moda in dialogo con altre arti, dalla letteratura, alla musica, al cinema, perchè anche gli abiti devono raccontare una storia, in grado di oltrepassarli.
Tre grandi designer hanno fatto scuola a Christophe Lemaire: Yves Saint Laurent, Thierry Mugler e Christian Lacroix, ed è stato proprio quest’ultimo a suggerirgli quel bilanciamento tra moda e cultura, che poi è diventata una delle caratteristiche distintive del marchio indipendente parigino. Tra le ispirazioni di lungo periodo ritroviamo il fotografo August Sanders, tra i primi a ricercare una connotazione vestimentaria nelle persone che ritraeva. Abiti da città, da campagna e da lavoro. Per Christophe Lemaire l’onestà è tutto e nella collezione autunno-inverno 2017, in ogni taglio, colore e abbinamento ritroviamo l’eco delle sue parole e del suo pensiero. Una grande meticolosità nella scelta delle palette cromatiche, che sfilano come una sinfonia, delicatamente e senza eccessi; una grande cura e attenzione nelle forme di ogni capo, dai pantaloni, alle giacche, ai capispalla, alle camice e agli abiti. Una grande padronanza nelle lunghezze e una simmetria rigorosa, che sono la restituzione di un approccio minimalista e di una ricerca dell’“anonimato”, che rendono i suoi abiti la quintessenza dell’eleganza senza tempo.
